PROGETTO COMUNE - UNIVERSITA’-TERRITORIO:

“VIAGGIO VERSO UNA QUALITA’ DI VITA MIGLIORE:

INSIEME CE LA FACCIAMO”

“L’UNIVERSITA’ PER IL TERRITORIO - DAL VIRTUALE E DAL TEORICO ALLA PRATICA ED ALLA ESPERIENZA.”

“IL CAFFE’ ALZHEIMER”

 

PREMESSA E STORIA

Cos’è l’Alzheimer Cafè?

Il primo Alzheimer Café è nato nel 1997 a Leida, Olanda, da un progetto dello Psicogeriatra olandese Bere Miesen, che lo ha pensato come uno spazio informale e de-istituzionalizzato per i malati ed i loro familiari: un luogo accogliente, in cui trascorrere qualche ora insieme, socializzare, e parlare dei propri problemi, con la presenza di operatori esperti, spiega Bere Meisen, psicogerontologo, ideatore del modello.

L’Alzheimer Cafè è un vero e proprio locale pubblico, un luogo dove le persone con demenza, le loro famiglie e le figure professionali si incontrano periodicamente. Non c’è bisogno di prenotare, cibo e bevande sono a disposizione, è possibile fare attività, ascoltare musica, condividere i propri bisogni ed esperienze.

L’obiettivo di Meisen era di mantenere la relazione anche fra malato e famiglia.

«Non si può pensare di guarire, ma qualche effetto positivo c’è e l’abbiamo anche misurato, spiega il geriatra Marco Trabucchi che nel 2012 con il Gruppo di Ricerca Geriatrica ha realizzato il primo report scientifico su sette Cafè Alzheimer in italiani. Per il paziente un miglioramento dei disturbi comportamentali, per i familiari la diminuzione del peso psicologico del fornire assistenza.

In sintesi il Cafè Alzheimer è uno spazio di vita migliore dove i malati e i loro familiari si posso incontrare liberamente e condividere valori, sentimenti, bisogni, sorseggiando un buon caffè, coaduivati da professionisti.

Il corso rappresenta un progetto innovativo rivolto a tutti gli studenti di area sanitaria (Farmacia, CTF, Medicina e chirurgia,Medicine and surgery, infermieristica, psicologia, triennali dellaFacoltà di Medicina) che devono avere esperienza di management di cittadini e pazienti. Nasce dalla esperienza dei pregressi anni in cui studenti di varie estrazioni, dopo un corso formativo teorico-pratico, hanno partecipato ad attività sul territorio di screening di popolazione. Il corso prevede formazione di esecuzione di manovre teoricopratiche in ambito cardio-metaboloco-motorio.cognitivo. Cioè dopo aver imparato come si misurano i parametri vitali, come si controlla PA e FC e Saturazione, glicemia ed altri esami ematochimici POC (point-of-care) elettrocardiogramma, gait analisys, cammino, test per memoria, cognitivitè, fragililità, autonomia e dipendenza, well being, acquisizione abilità in raccolta anamnesi clinica e farmacologica, acquisizione di abilità in comunicazione e riconciliazione farmacologica,  si va sul territorio in vari distretti e quartieri ed in accordo con i farmacisti ed i MMG di quartiere si esegue uno screening di popolazione per tutti questi paramentri. Lo studente viene valutato sullaabilità nel muoversi in questo progetto. La scheda riassuntiva viene consegnata al cittadino da riportare al proprio medico curante.