Tema del corso: Cosa significa pensare nel Medioevo.
Attraverso l’analisi della ricezione tardoantica e medievale della teoria aristotelica dell'intelletto, questo corso esplora il modo in cui viene effettivamente inteso il tratto specifico distintivo dell'essenza umana: la capacità di pensare. A partire dalla lettura dei capitoli 4-5 del III libro del De anima di Aristotele, il corso prenderà in esame alcuni snodi fondamentali relativi alla ricezione della teoria aristotelica dell'intelletto nella tradizione peripatetica greco-araba e nella Scolastica latina. In particolare, si farà riferimento alle interpretazioni di Alessandro di Afrodisia, Temistio, al-Fārābī, Avicenna, Averroè e Tommaso d'Aquino, avendo come fuoco
prospettico le differenti implicazioni antropologiche che conseguono dal modo in cui s'intende lo statuto tanto dell'intelletto possibile quanto dell'intelletto agente. Se infatti la razionalità è ciò che distingue l'uomo da tutti gli altri viventi, la risposta alla questione 'che cos'è l'essere umano?' dipende inevitabilmente dalla risposta alla questione 'che cosa significa pensare?'.
- Docente: GABRIELLA ZUCCOLIN