L’insegnamento di Filosofia teoretica introduce lo studente allo studio delle principali concezioni moderne e contemporanee della relazione conoscitiva e della fondazione ontologica nelle sue dimensioni, con particolare attenzione alle nozioni di concetto, rappresentazione linguistica e immaginativa, verità, trascendentale, soggettività, tempo, e si svolge nella forma di guida all’analisi diretta dei testi e all’uso della letteratura critica rilevante.
Giudizio e verità. Aristotele, Kant, Hegel, Husserl, Heidegger.
La
seconda parte del corso di Filosofia teoretica è dedicata alla
presentazione critica di alcune delle principali dottrine filosofiche
relative al concetto di giudizio. A partire da Aristotele, infatti, il
giudizio è visto come il luogo fondamentale per la delineazione di una
dottrina scientifica della verità. Ma questa tesi non ha carattere
soltanto logico e neppure solo gnoseologico, quanto, più in generale,
ontologico. Il nesso tra giudizio, verità ed essere viene posto in modo
diverso ma sempre chiaramente dai maggiori filosofi. Nel corso delle
lezioni saranno trattate le idee principali di Aristotele, Kant, Hegel,
Husserl e Heidegger. Il fine è di mostrare quali siano le problematiche
filosofiche decisive che entrano in gioco in questa discussione. Per
tutti i grandi filosofi della tradizione occidentale il giudizio è il
luogo della verità ma l'idea di verità soggiacente muta. Il nesso
logico-ontologico istituito dal giudizio, e in particolare il ruolo
della copula, sono pertanto il problema fondamentale della filosofia. Il
corso intende fornire gli strumenti filosofici di base per poter
comprendere questa problematica decisiva del pensiero filosofico nei
suoi tratti salienti.
- Teacher: LUCA VANZAGO