Il corso intende illustrare differenti tematiche concernenti l’etica pubblica, intesa come modalità specifica di giudicare la moralità della politica e delle questioni sociali ad essa attinenti.

La prima parte del corso (12 lezioni) si propone di introdurre gli studenti all’indagine normativa dell’etica pubblica attraverso la presentazione di alcuni tra i principali approcci metodologici (deontologia e consequenzialismo) e teorici (liberalismo e neo-repubblicanesimo) alla questione di quali doveri gli individui abbiano in un assetto collettivo e quale sia la fonte di giustificazione dei doveri reciproci. In virtù di questa cornice normativa di sfondo, si svilupperà successivamente una ampia riflessione sulla possibilità che individui liberi e autonomi possano convivere pacificamente in contesti di forte pluralismo. L’indagine si svilupperà a partire da un’analisi approfondita di alcuni concetti essenziali nel dibattito contemporaneo sull’etica pubblica, quali l’eguale rispetto, la tolleranza, il multiculturalismo e l’indagine di quali siano processi adeguati alla gestione dei conflitti pubblici.

La seconda parte del corso (6 incontri seminariali e 2 dibattiti formali) intende sviluppare le competenze di analisi e discussione critica degli studenti attraverso l’applicazione della cornice metodologica e teorica illustrata durante la prima parte del corso per discutere in classe di alcuni casi rilevanti, spesso oggetto di politiche di intervento pubblico. All’interno della seconda parte del corso si affronteranno temi quali lo studio della corruzione politica quale problema genuino di etica pubblica; lo spazio teorico e pratico per richieste di obiezione di coscienza; il ruolo politico e simbolico di atti di disobbedienza civile; la liceità o meno dei discorsi d’odio in contesti democratici; come riconoscere e affrontare forme strutturali di ingiustizia sociale radicati nelle democrazie contemporanee e il ruolo che la rabbia sociale e l’attivismo politico possono svolgere all’interno di questi contesti strutturalmente ingiusti.

 Tra i molti temi che si affronteranno durante il corso, possiamo evidenziare queste domande teoriche:

-        Quali sono le fonti normative dei doveri politici?

-        Come si può giungere ad accordi politici partendo da contesti di pluralismo forte?

-        Quali sono le ragioni teoriche e pratiche del disaccordo tra individui?

-        Su quali concetti normativi si fonda la legittimità delle democrazie liberali?

-        Qual è il ruolo della virtù della tolleranza e del principio dell’eguale rispetto nelle società multiculturali contemporanee?

-        Le scelte politiche via compromesso sono giustificabili? Possiamo distinguere tra forme virtuose e forme problematiche di compromessi politici?

-        Esistono dilemmi politici genuini? E se sì, come possiamo affrontarli in contesti democratici?

-        I discorsi d’odio sono ammissibili in contesti liberal-democratici? E se sì, appellandoci a quali principi pubblici?

-        Come possiamo distinguere richieste legittime di obiezione di coscienza da atti di disobbedienza civile?

-        La disobbedienza civile è mai giustificabile?

-        L’attivismo politico svolge un ruolo democratico rilevante?

-        Esistono forme strutturali di ingiustizie sociali e politiche? E se sì, quali rimedi e riforme istituzionali possono essere messe in atto per contrastare queste forme di ingiustizia?

-        Che tipo di male politico è implicato dalla corruzione?

-        Quali sono i doveri delle istituzioni pubbliche nel contrasto alla corruzione?