Nell’attuale fiscalità nazionale e internazionale, si riscontra sempre più spesso la presenza di alcune parole-chiave: compliance, prevenzione, trasparenza amministrativa.

In ambito nazionale, intorno ad esse si sviluppano alcune rilevanti direttrici di cambiamento, che stanno progressivamente impostando il rapporto fisco-contribuente su forme di collaborazione fiscale, superando il tradizionale approccio di tipo command and control. Questa “nuova” relazione fiscale comporta il rafforzamento del reciproco affidamento e la riduzione dei controlli a posteriori sull’adempimento dell’obbligazione tributaria. Si moltiplicano gli istituti che tendono a favorire rapporti non conflittuali nell’amministrazione dei tributi, riducendo il più possibile il numero delle liti che arrivano alla fase giurisdizionale. Ne sono un esempio l’interpello, le forme di ravvedimento, l’adempimento collaborativo e, per le fattispecie a carattere transnazionale, le diverse tipologie di accordi preventivi.

Sul piano internazionale, è crescente il ricorso alla cooperazione amministrativa fra Stati, che, nell’età della globalizzazione, è ormai uno strumento indispensabile per agevolare l’accertamento e la riscossione dei redditi transnazionali.

Il corso si propone di illustrare gli istituti fondamentali del Diritto tributario, con specifico riguardo ai moduli di accertamento dei tributi, e di approfondire gli strumenti domestici e internazionali di gestione e controllo del rischio fiscale.