L’Italia fascista fu il più importante consumatore di traduzioni al mondo, tanto che gli anni fra il 1929 e il 1934 passarono alla storia come il “translation boom”. Ancora nel 1979 un osservatore avvertito poteva affermare che “conviene imparare l’italiano per leggere tutti i libri del mondo”. Muovendo da queste sollecitazioni il corso intende indagare, attraverso il prisma del libro tradotto e dei mediatori culturali, due momenti cerniera della storia della cultura italiana, con particolare riferimento alle implicazioni politiche e sociali: gli anni Trenta, quando la sprovincializzazione dell’editoria entrò in conflitto con i progetti di autarchia culturale del regime, e gli anni Settanta, in bilico fra le sollecitazioni internazionali del lungo Sessantotto e le tentazioni consumistiche poi tipiche degli anni Ottanta.

Titolo: Scrivere di sé: autobiografie di storici da Gibbon a Hobsbawm. 

Quella di scrivere di se stessi, del proprio percorso e del mestiere di storico è una pratica sempre più diffusa nella storiografia. C’è chi considera questa tendenza come l’ennesima manifestazione di un narcisismo dilagante, mentre altri legano il fenomeno al dissolvimento ormai in atto dei confini fra storia e fiction, tra storiografia e narrazione. Eppure, l’esercizio della riflessione autobiografica non è stato, in passato, un mero espediente auto-celebrativo o un tentativo di riverniciare in modo letterario una vita spesa tra biblioteche e archivi. 

Il corso affronterà questa forma di scrittura di storia analizzando alcune autobiografie scritte dalla fine del Settecento a oggi da storici che, da Gibbon a Hobsbawm, si sono occupati di passati più o meno remoti. Di ciascun testo si metteranno in luce i nessi con la biografia e le opere dell’autore a partire da altre fonti (diari, lettere), ma soprattutto con la temperie culturale e politica del tempo.

Il corso intende fornire agli studenti indicazioni sulle modalità formative e conservative degli archivi. Si illustreranno le origini, lo sviluppo e la gestione dell'archivio quale diretta conseguenza dell'attività del soggetto produttore. Verranno presentati archivi appartenenti a categorie tipologiche diverse con particolare riferimento agli archivi ecclesiastici.

Il corso offrirà strumenti avanzati di riflessione critica sulle strutture e sui 'linguaggi' specifici delle fonti documentarie nel Medioevo, con speciale attenzione per le fasi di cambiamento politico.